Acqua calda a volontà e magari riscaldamento della casa da gestire in autonomia, spegnendolo quando vuoi, senza dover dipendere dal condominio: la caldaia a gas domestica è molto comoda, e se gestita con buon senso ti permette di risparmiare parecchio rispetto ad altre soluzioni.
Ma ci sono rischi legati all’impiego del gas? Grazie alle nuove tecnologie tutte le caldaie – sia da esterno sia da interno – offrono ormai un ottimo livello di sicurezza, ma in questo ambito non puoi permetterti leggerezze, e per una tutela a 360° della tua abitazione dovresti in ogni caso mettere in preventivo la stipula di un’assicurazione casa personale, che vada a integrare le coperture dell’assicurazione condominiale.
Helvetia MyHome è la polizza casa composta da sei sezioni che puoi scegliere singolarmente o combinarle tra di loro in base alle tue esigenze.
L’assicurazione incendio ti tutela da danni causati da incendio, fulmine, esplosione, scoppio, fumo, fenomeni elettrici e tanti altri imprevisti.
Tra le altre coperture a tua disposizione, ricordiamo Responsabilità Civile, Furto, Tutela Legale e Assistenza, con un servizio di pronto intervento 24 ore su 24 per risolvere ad esempio un imprevisto che necessiti di un idraulico, un fabbro o un elettricista, e persino una specifica assicurazione per i tuoi animali, la Pet Insurance.
Un “ventaglio” di garanzie così ampio da farti sentire perfettamente tutelato in ogni momento.
La normativa di riferimento in tema di manutenzione e controlli delle caldaie è il dpr 74 del 2013, che parla più genericamente di impianti termici, ovvero di tutti gli impianti per la climatizzazione – invernale o estiva – degli ambienti. Un semplice boiler per la sola produzione di acqua calda, ad esempio, non è soggetto a obbligo di revisione (anche se sarebbe comunque buona norma effettuare un controllo almeno ogni 2 anni).
La manutenzione della caldaia spetta secondo la legge al responsabile dell’impianto, ovvero all’occupante dell’immobile, anche se non ne è proprietario. Ciò significa che se vivi in un appartamento in affitto tocca a te l’onere della revisione. Per quanto riguarda gli impianti condominiali centralizzati, il responsabile è invece l’amministratore dello stabile. La legge prevede che la responsabilità possa essere delegata a un’impresa o a un tecnico specializzato, che si occupi concretamente dei controlli (il cosiddetto “terzo responsabile”).
La normativa stabilisce che i controlli da effettuare sulla caldaia siano di due tipi:
La prima consiste in una normale verifica del corretto funzionamento e della pulizia delle parti “nevralgiche” dell’apparecchio, mentre il secondo riguarda la sua efficienza energetica, e più precisamente prevede l’analisi della combustione per verificarne il rendimento, la concentrazione di ossido di carbonio e la quantità di sostanze inquinanti emesse.
La frequenza con cui effettuare la manutenzione non è stabilita dalla normativa, ma è indicata dal fabbricante e riportata sul libretto d’uso: normalmente si tratta comunque di controlli annuali.
Viceversa il controllo dei fumi va effettuato per legge in un periodo compreso tra 1 e 4 anni, a seconda della potenza dell’impianto e del tipo di combustibile utilizzato.
Se parliamo di caldaie a gas di potenza inferiore a 100kw, cioè la maggior parte di quelle domestiche, il controllo di efficienza va effettuato ogni 4 anni.
Al termine del controllo fumi, il tecnico è tenuto a rilasciare un rapporto di controllo di efficienza energetica, con allegato il bollino: in pratica un meccanismo con il quale la società di manutenzione effettua per conto dell’utente il versamento dei contributi previsti dalla legge.