Quando si è vittime di un incidente stradale causato da un veicolo non identificato è possibile ottenere un risarcimento tramite il Fondo Garanzia Vittime della Strada. Tuttavia, affinchè il danneggiato riceva il risarcimento, è fondamentale dimostrare di aver compiuto ogni sforzo possibile per identificare il responsabile, noto come “automobilista-pirata”
Il numero di incidenti con auto pirata in cui il colpevole, dopo aver causato un incidente, si allontana dalla scena senza fornire informazioni o assistenza è in forte aumento.
L’autista pirata, se identificato successivamente dalle autorità è soggetto a sanzioni fino a 1.184 euro. Se l’incidente provoca lesioni fisiche ad altri conducenti o terzi si configura il reato di fuga, punibile con reclusione fino a 3 anni e sospensione della patente da 1 a 3 anni. Se non si riesce a identificarlo i danneggiati coinvolti nell’incidente possono richiedere il risarcimento al Fondo Garanzia Vittime della Strada, finanziato tramite una percentuale dei premi assicurativi RC Auto (attualmente del 2,5%). È importante notare che il Fondo considera il risarcimento per incidenti con auto non identificate SOLO se ci sono danni alle persone; inoltre, per i danni al veicolo, si applica una franchigia di 500 euro.
• non assicurati;
• assicurati con compagnie in liquidazione coatta amministrativa;
• posti in circolazione contro la volontà del proprietario (come veicoli rubati).
L’accesso al Fondo è gestito da alcune compagnie assicurative con competenza territoriale relativa al luogo dell’incidente, designate per decreto ministeriale. Il danneggiato deve contattare l’impresa designata e presentare una denuncia di sinistro, simile a quella che farebbe con la propria assicurazione. La richiesta di risarcimento deve includere tutta la documentazione necessaria per verificare l’accaduto. La compagnia designata ha 60 giorni per proporre un risarcimento o motivare un eventuale rifiuto.