La Carta Verde, dallo scorso 1° luglio 2020, ha cambiato il suo aspetto, lo ha comunicato l’Ufficio Centrale Italiano (UCI) alle Autorità competenti e alle compagnie operanti in Italia.
Un cambio formale del documento dovuto alla necessità di allinearsi alle moderne tecnologie e di prepararsi alla futura e completa dematerializzazione della Carta Verde.
Il Certificato internazionale di Assicurazione (Carta Verde), infatti, dal 1° luglio, non è più del suo colore verde, ma è diventato in bianco e nero, non ha più sul retro l’elenco dei paesi aderenti al sistema (esso potrà essere consultato online) e deve quindi essere stampato solo fronte.
Dal 1° luglio questo documento può essere trasmesso tramite posta elettronica all’assicurato che deve stamparlo in autonomia (al momento ancora deve essere presentato in formato cartaceo).
Il nuovo formato di Certificato internazionale di Assicurazione (Carta Verde) riguarda le Carte connesse alle polizze emesse dal 1° luglio 2020.
Per i Certificati che sono già in circolazione e che scadranno entro il 30 giugno 2021 viene applicato un regime transitorio, ovvero tali Certificati rimarranno validi e non sarà necessaria la loro sostituzione, mentre per Carte Verdi che devono ancora essere stampate, ma associate a polizze già emesse, è stato applicato il nuovo formato.
La Carta Verde è il Certificato internazionale di Assicurazione che consente di entrare e di circolare liberamente in alcuni Paesi Extra SEE (Spazio Economico Europeo). Pertanto, tale documento non è necessario per spostarsi in auto all’interno del proprio territorio nazionale, ma potrebbe servire qualora si volesse organizzare un viaggio all’estero o ci si dovesse spostare per motivi di lavoro o per altre urgenze. In altre parole, il Certificato internazionale di Assicurazione è un documento che consente di beneficiare della copertura assicurativa, anche al di fuori dei confini nazionali. Come accennato, questo certificato è obbligatorio soltanto in alcuni Paesi; di conseguenza, prima di partire è sempre buona norma controllare le normative vigenti nel Paese di destinazione e, soprattutto, verificare le scelte della propria compagnia assicurativa al riguardo.
Ma qual è la sua vera utilità? In caso di sinistri stradali in un Paese estero nel quale sussiste l’obbligo di circolare con questo documento a bordo, il conducente potrà comunicare il numero di targa e gli estremi del foglio verde alla propria compagnia assicurativa, allo scopo di avviare la richiesta di risarcimento tramite polizza RC Auto. Ciascun conducente è tenuto a custodire il documento all’interno della propria vettura, così da poterlo esibire in caso di eventuali controlli da parte delle forze dell’ordine del Paese ospitante.
Nei 27 Stati facenti parte dell’Unione Europea, nei Paesi che insieme agli Stati UE compongono lo Spazio Economico Europeo (Islanda, Norvegia e Liechtenstein) e in tutti quelli con cui l’Italia ha stipulato accordi specifici (Svizzera, Serbia, San Marino, Principato di Andorra, Principato di Monaco e Città del Vaticano) non è obbligatorio avere con sé il Certificato. In questi casi, infatti, sarà sufficiente mostrare la polizza RC Auto stipulata con la propria compagnia assicurativa in Italia.
Al contrario, il Certificato è obbligatorio nei seguenti Paesi: Albania, Russia, Turchia, Bielorussia, Azerbaigian, Israele, Bosnia ed Erzegovina, Macedonia del Nord, Marocco, Iran, Montenegro, Tunisia, Ucraina e Moldavia.
Per circolare in sicurezza negli Stati appena elencati, è quindi necessario avere con sé la Carta Verde (Certificato internazionale di Assicurazione), in modo da poter beneficiare della tutela da parte del proprio assicuratore ed avere la certezza che i costi di eventuali danni e/o infortuni non gravino sulle proprie tasche.
Sono le stesse compagnie assicurative a decidere se coprire o meno i Paesi nei quali è necessaria.
Esistono, infine, Paesi nei quali non è possibile entrare né con Carta Verde né con polizza RC Auto.
In tali casi, sarà opportuno valutare soluzioni alternative (le cosiddette “polizze di frontiera”).
Per ottenere il Certificato internazionale di Assicurazione bisogna farne richiesta alla propria compagnia assicurativa.
Il Certificato è rilasciato sotto la responsabilità dell’Ufficio Nazionale di Assicurazione del Paese d’immatricolazione del veicolo. Ogni compagnia assicurativa ha il diritto di escludere la garanzia per alcuni Paesi situati al di fuori dello Spazio Economico Europeo (SEE).
Per farne richiesta è necessario contattare l’agenzia di riferimento, ora è anche possibile riceverla tramite mail.
Nel caso il Certificato internazionale di Assicurazione fosse già incluso nel contratto assicurativo, allora la sua scadenza sarà identica a quella della polizza RCA, mentre l’effetto inizierà il giorno successivo. Pertanto, prima di partire conviene sempre verificare la data di scadenza della propria assicurazione auto. Ricordiamo che, qualora sprovvisto di regolare Certificato, il conducente sarà costretto ad acquistare un’apposita polizza temporanea (spesso molto costosa) alla frontiera del Paese che intende visitare.